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Biblioteca comunale di Castelfranco Veneto - Sala P. Guidolin presenta il libro Selvaggia e aspra e dolce - La Nave di Teseo, 2023 presenta Michela Fregona Evento realizzato in collaborazione con Libreria Ubik di Castelfranco Veneto Ingresso libero Per info: info@bibliotecacastelfrancoveneto.tv.it - 0423 735690 Data creazione: 13-03-2024 | Data ultima modifica: 13-03-2024
Biblioteca comunale - Incontro con l'autrice LAURA PARIANI
Giovedì 14 marzo 2024 - ore 18:00
LAURA PARIANI
Tra realtà, mito e leggenda, Laura Pariani compone il racconto corale affascinante e coinvolgente di un grande protagonista del panorama artistico ed etnologico italiano di fine Ottocento, le cui sorti fanno ancora discutere e indagare.
2008. In una estancia di Bahía Negra, nell’Alto Paraguay, una donna riordina i suoi appunti di viaggio: in quelle note, tra qualche fotografia sbiadita e un pugno di ricordi, scorre il mistero di un uomo che ha vissuto la sua esistenza come un romanzo d’avventura, e la cui fine è avvolta nella leggenda. Fine Ottocento. Guido Boggiani è un pittore affermato, frequenta D’Annunzio e i circoli artistici più raffinati, ma il successo non lo appaga. Sogna una nuova vita, insegue una libertà che gli è impossibile afferrare in Italia, e decide di partire. Attraversa l’Atlantico e nei territori selvaggi e pericolosi, intriganti e seducenti, del Sud America finalmente trova quello che cerca: un mondo – e un popolo, quello delle tribù indigene dell’inesplorato Chaco paraguayo – ancora tutto da scoprire. Qui, tra le minacce dei cannibali pitáyovai “coi piedi alla rovescia” e nuove amicizie alimentate da “solitudini condivise, da nostalgie che restano non condivise e dal combustibile garantito dal whisky”, Guido adotta lo stile degli indios, ma presto si ritrova a essere una presenza scomoda, guardato con sospetto dagli indigeni e apertamente osteggiato dai grandi proprietari terrieri, ai quali quell’europeo che difende le tribù dallo sfruttamento non piace per nulla. Laura Pariani compone un grande romanzo corale, appassionante come Stevenson e luminoso come García Márquez: un viaggio a perdifiato, all’indietro e senza mappe, scegliendo con cura le parole lungo il sentiero come fossero indizi, tracce di vite a noi sconosciute che scopriamo appartenerci.